Molti percettori del reddito di cittadinanza hanno ricevuto una brutta sorpresa sul loro fascicolo previdenziale Inps nella giornata del 21 aprile. Infatti, è comparso un avviso di accertamento e sospensione del sussidio da parte dell’istituto previdenziale.
Le motivazioni alla base di queste misure sono molteplici, ma la più comune sembra essere il mancato invio o l’invio non corretto del Modello RdC Com – Esteso. Questo documento deve essere inviato in determinate circostanze specificate dalla legge e dall’Inps, entro e non oltre i 30 giorni dal verificarsi di un evento rilevante per il prosieguo del beneficio.
Tra le situazioni che richiedono l’invio del Modello RdC Com – Esteso ci sono le variazioni nell’attività lavorativa, nel nucleo familiare, le dimissioni volontarie, e così via. Insomma, ogni evento che può avere un impatto sulla situazione economica del richiedente deve essere tempestivamente comunicato all’Inps.
Se il beneficiario non rispetta la scadenza, perderà il sussidio con effetto retroattivo, ovvero a partire dal momento in cui è stato compromesso il diritto. Si consiglia quindi di agire tempestivamente per evitare l’interruzione definitiva della ricarica e il recupero della somma indebita da parte dell’Inps.
La notifica di accertamento e sospensione del sussidio può rappresentare una vera e propria emergenza economica per coloro che ne sono colpiti, soprattutto in un momento storico come quello attuale, in cui molte famiglie faticano a far quadrare i conti.
Per questo motivo, è importante essere sempre attenti alla corretta compilazione del Modello RdC Com – Esteso e alla tempestiva comunicazione all’Inps di qualsiasi variazione che possa avere impatto sulla situazione economica del richiedente.
In caso di problemi o difficoltà, è possibile rivolgersi ai servizi di assistenza dell’Inps o a un professionista del settore previdenziale per ricevere consigli utili e supporto nell’affrontare l’emergenza.