Nascose di essere sieropositivo alla compagna (che morì di Aids). Condanna annullata

AGI – Condanna annullata e rinvio davanti alla Corte d’Assise per un nuovo processo. E’ la decisione della Corte d’appello di Messina nel processo per omicidio a carico di un uomo di 58 anni accusato di aver nascosto di essere sieropositivo a una donna che era stata la sua compagna, un’avvocata, morta di Aids nel luglio del 2017 dopo lunghe sofferenze. Essendo all’oscuro di tutto, lei scoprì la verità quando era troppo tardi.

In primo grado la Corte d’Assise di Messina lo aveva condannato a 22 anni , ma nel processo d’appello, la difesa dell’uomo rappresentata dall’avvocato Carlo Autru Ryolo aveva rilevato come due dei giurati che componevano la Corte d’assise avevano compiuto 65 anni in corso di processo. Avevano quindi superato il limite massimo di età consentito dalla legge per fare parte della Corte d’Assise.

Tesi sostenuta anche dal pg Maurizio Salomone che aveva chiesto l’annullamento della sentenza. Contro questa tesi la parte civile con la sorella della vittima che da anni porta avanti la battaglia legale. Oggi la pronuncia della Corte d’assise d’appello che annulla la sentenza di primo grado e rinvia alla Corte d’assise per un nuovo processo.