È un poliziotto della postale, ma anche un poeta. Avendo affrontato tutti i giorni i casi di cyber-violenza nei confronti dei minori ha deciso di scriverci un libro. E ora gira per tutte le scuole d’Italia per incontrare gli studenti e per aiutarli ad utilizzare la tecnologia in maniera assennata.

“Prima di regalare uno smartphone, regala la conoscenza, che permette di usare Internet e non di farsi usare. Di fare un profilo social, ricorda che hai appena sottoscritto un contratto con una società. Prima di pubblicare un post, ricorda che quando il prodotto è gratis, il prodotto sei tu. Se posti immagini video imbarazzanti, sappi che non potranno mai più essere eliminati. Prima di insultare, deridere o minacciare, ricorda che ogni cosa che fai in Internet, lascia la tua impronta. Non distruggere la tua identità virtuale, costruisci la tua ‘web reputation’. Prima di trasmettere odio, sappi che l’amore è l’unico sentimento da promuovere condividere”.

Una poesia, scritta dallo stesso agente di Polizia postale, che, come dice lui stesso, traduce le regole delle ‘tre P’, “Pensa Per Postare”. Regole necessarie per i ragazzi, spesso bambini, che sempre più numerosi usano i social network come Tik Tok o Instagram, ambienti, fra l’altro, avverte il poliziotto poeta, “dove si infiltrano i pedofili”.

Il poliziotto poeta, Geracitano gira per le scuole cercando di dare il proprio contributo non solo beccando chi si insinua tra le larghe maglie del web per far male ai ragazzi. L’umanità di chi fa un mestiere non solo perché è un lavoro, ma con spirito di servizio e tanta empatia, come tanti insegnanti delle nostre scuole.