Roma: Il numero unico 112 non funziona. “Pronto Intervento” Non c’è più nulla di pronto.

Ormai da più di tre anni, nel distretto telefonico con prefisso “06”, è attivo il numero unico emergenze 112, così come previsto dalla normativa della Comunità Europea.

Qualsiasi chiamata di emergenza (Vigili del Fuoco, Ambulanze, Polizia, Carabinieri) transita presso i centralini del NUE.

Il funzionamento è semplice: in una sala operativa gestita interamente da personale dipendente della Regione Lazio vengono convogliate tutte le chiamate, al telefono rispondono degli operatori che dopo aver acquisito, come da protocollo, tutte le informazioni sul chiamante, il luogo, i recapiti ed una descrizione della situazione di emergenza, rilanciano la telefonata al centralino della sala operativa dell’ente che dovrà poi intervenire sul posto.

Ovviamente, l’operatore della sala operativa dell’ente che riceverà la telefonata dal NUE, dovrà necessariamente richiedere al chiamante tutte le informazioni del caso in quanto il NUE non è direttamente collegato in maniera telematica alle altre sale operative e quindi le informazioni utili per creare la “scheda intervento” devono essere chieste nuovamente.

Di base, l’idea primaria era quella di creare un’unica sala operativa interforze che permettesse di gestire e smistare tutte le chiamate d’emergenza da un’unica postazione… ma la realtà dei fatti è ben diversa! Prima dell’avvento del NUE, le sale operative di POLIZIA DI STATO, CARABINIERI, VIGILI DEL FUOCO e 118, avevano un tempo di risposta alla chiamata variabile dai 4 ai 10 secondi con una conseguente creazione della scheda intervento ed assegnazione dello stesso all’equipaggio assegnato entro 1 minuto.

Ora, con questo obbligato passaggio in più, i tempi si sono allungati in maniera pericolosamente incontrollata: chiamando il 112 attualmente ci si trova spesso ad attendere alcuni minuti che qualcuno risponda, trascorrendo il tempo ad ascoltare solo il fastidiosissimo suono dello squillo di “libero”, poi si affronta il primo step con l’operatore NUE che, sempre come da protocolli, acquisisce tutte le informazioni previste rilanciando successivamente la telefonata alla sala operativa dell’ente necessario il quale, a sua volta, dovrà necessariamente richiedere tutte le informazioni da capo e creare la scheda intervento con la quale verrà destinato un equipaggio che, nonostante le distanze ed il traffico capitolino, dovrà portarsi sul posto per effettuare l’intervento.

Questa lunga procedura che ha aggiunto di fatto il passaggio dal centralino del NUE può variare in un tempo compreso tra 7 e 12 MINUTI!
Per tanto tutti quegli interventi SALVAVITA effettuati dal personale medico e paramedico, tutti i soccorsi dei Vigili del Fuoco e tutti gli interventi di repressione dei reati, specialmente in flagranza di reato, effettuati dalle Forze dell’Ordine, vengono meno nella loro celerità!!!

Ambulanze che arrivano in netto ritardo anche su interventi in “codice rosso”, Vigili del Fuoco che da un principio di incendio si trovano una Santa Barbara, Polizia e Carabinieri che non prendono più ladri di appartamento né tanto meno i rapinatori perché arrivano sempre troppo tardi quando ormai tutto è finito ed i fuggitivi sono lontani.
Però di tutto questo non ne parla nessuno e nessuno è disposto mai ad esporsi per il bene comune, ovvero la SICUREZZA e la SALUTE dei cittadini.

Le Istituzioni si limitano a darsi una pacca sulle spalle tra di loro dicendoci che nel 2018 il NUE è stato in grado di GESTIRE più di 2.000.000 di telefonate… e quindi?!?
Tutti gli operatori del Pronto Intervento sono ormai avviliti ed arresi di fronte ad una situazione così imbarazzante e pericolosa, ma nonostante tutto ogni giorno ci mettono del proprio per cercare comunque di dare un servizio quanto meno dignitoso alla popolazione, quindi non ne abbiate se non arrivano nei tempi che vorreste… non è colpa loro!
Purtroppo dal 2016, di Pronto Intervento non c’è più niente di PRONTO!!!

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