…sono passati giá 10 anni…
quel rumore, quel fragore, quella vibrazione e quel maledetto odore da allora sono rimasti dentro… così com’è rimasto addosso quel senso di impotenza, ma non l’impotenza di fronte a madre natura, l’impotenza di fronte all’indifferenza umana e all’indifferenza delle istituzioni.
10 anni di nulla
10 anni di polemiche
10 anni di rimpalli di responsabilità
10 anni di “collette” sparite
10 anni di progetti mai partiti
10 anni di macerie ancora li dov’erano
10 anni di “chi ce la poteva fare da solo ce l’ha fatta… tutti gli altri… pazienza”
10 anni di dolore che non si è fermato a quel momento… ma che ha continuato ogni singolo giorno a martellare nel cuore di tutti.

Oggi è il giorno del ricordo… oggi è il giorno delle “parate”… oggi è il giorno dei lustrini… e forse lo è solo per pochissimi…

Quanto siano stati bravi i Vigili del Fuoco, la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, l’allora Guardia Forestale, tutti i volontari accorsi con le centinaia di Associazioni, i Militari di qualsiasi corpo, lo sappiamo benissimo… quanto impegno ci hanno messo queste donne e questi uomini che sul campo hanno sputato sangue pur di ridare la dignità ad una popolazione colpita così duramente, non abbiamo bisogno delle vostre “feste” per ricordarcelo, perchè quelle donne e quegli uomini sono i nostri padri, le nostre madri, i nostri zii, fratelli e sorelle, sono i nostri amici o vicini di casa, e noi nei loro occhi e nelle loro mani abbiamo visto molto più di quanto si possa immaginare… le vostre feste tenetevele per voi…

Dopo 10 anni ci aspettiamo una vera rivoluzione di intenti, vogliamo vedere che veramente siamo nel futuro come millanta qualcuno, vogliamo vedere i fatti… perchè gli Aquilani sono solo una popolazione che sta soffrendo questo male, ma ancora piangiamo l’Irpinia, il Belice, il modenese ed il centro Italia… e purtroppo, di questo passo, avranno tutti lo stesso tragico epilogo… perchè dopo che madre natura ci ricorda quanto siamo insignificanti “abbiamo bisogno” anche dei nostri simili che ci ricordano che non contiamo niente!
Tutti luoghi dove ogni anno si fanno bellissime feste… ma poi… a mezzanotte… la carrozza torna zucca… nessuno ne parla più… nessuno se ne preoccupa più…

Ed ovviamente il pensiero va a chi quella notte l’alba non l’ha vista, va alle loro famiglie, va ad una popolazione che non si è arresa… e va a tutti coloro che come me li ci sono stati e col cuore ci sono rimasti!

L’Aquila, 06 aprile 2009 ore 03.33.
Stefano C.

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