Una tattica ben nota ormai alle forze dell’ordine, quella di auto lesionarsi per trasformare un poliziotto da testimone a imputato.
Lo sano bene i poliziotti che oltre a fermare eventuali crimini devono pure preoccuparsi che l’arrestato non si ferisca da solo.
La ricostruzione: 20 febbraio 2019 – Treno regionale Bari Taranto, la polizia a bordo del convoglio chiede i documenti a un gruppo di viaggiatori nigeriani sprovvisti di biglietto. Due di loro si lasciano identificare senza problemi, un uomo e una donna invece si scagliano con violenza contro gli agenti, la donna in particolare tenta di auto infliggersi ferite sul braccio con lo scopo di accusare successivamente la polizia.
Tempestivo l’intervento degli agenti che bloccano subito la donna. Le ferite sarebbero servite per accusare i miei colleghi tuona Paoloni Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap). Provocarsi lesioni e accusare un poliziotto, fa sì che quest’ultimo, passi da testimone a imputato in procedimento connesso. In questo modo – prosegue – la preoccupazione del mio collega sarà quella di difendersi nel suo procedimento, anziché accusare chi è stato oggetto del controllo.
Per questi motivi Gianni Tonelli presenterà a breve una proposta di legge per dotare gli agenti di telecamere sulle divise, auto di servizio e celle di sicurezza. Le telecamere, strumento di trasparenza e verità, documentano tutto e non perdonano nessuno».
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