Quante volte riceviamo via email, messaggi e richieste di questo tipo?
Il più delle volte, appena ricevuti, li diffondiamo a tutti i nostri conoscenti pensando di fare cosa buona. Ma siamo sicuri che non stiamo in realtà contribuendo a diffondere un messaggio ingannevole, una bufala, o peggio, uno scherzo di pessimo gusto?
Un messaggio fasullo inganna gli utenti in buona fede e inesperti, diffonde informazioni inesatte o errate, creando ingiustificati allarmi.
Che sia l’allarme per un nuovo virus informatico o la supplica per un caso medico disperato, quasi tutte le catene chiedono una sola cosa: di essere divulgate a tutte le persone che si conoscono. Questo meccanismo genera un flusso di messaggi di proporzioni gigantesche, e soprattutto incontrollabile, che può protrarsi anche per diversi anni.
Ma sai che tu puoi spezzare questa catena?
Spezzare, cioè scegliere di non diffondere le catene fasulle dipende solo dal comportamento di ogni utente Internet. Non c’è una regola generale per distinguere quelle buone da quelle false o ingannevoli: occorre esercitare il buon senso ed essere molto attenti.
Prima di diffondere false notizie, informati, sarà vera? Oggi abbiamo a disposizione i mezzi per farlo. Ne parlano al TG? La notizia viene riportata da fonti affidabili?
Se non trovi nessun riscontro si tratta sicuramente di una falsa notizia.
Come comportarsi se riceviamo false catene su whatsapp o facebook?
Cancellare o bloccare il contatto che ci ha inserito in una catena può essere la soluzione giusta per evitare che in futuro se ne ripresentino delle altre. Se proprio non vogliamo bloccare il contatto (poiché nostro conoscente, parente o amico), bisogna fargli capire che le catene rappresentano il pattume di WhatsApp e che pertanto vanno subito eliminate.
Evitare in ogni modo di cliccare link allegati alle catene. Questo è forse il consiglio più utile. Nonostante la cosa sembri ovvia, sempre più persone vengono catturate da fantomatici collegamenti, spacciati per buoni sconti o per grandi promozioni tecnologiche. Purtroppo su WhatsApp non si possono ottenere né buoni sconto, né soldi, né promozioni.
CONCLUSIONE:
Spesso le catene cercano di suscitare in noi i sentimenti più compassionevoli attraverso storie strappalacrime o drammatiche. Evitiamo di leggere, perché anche attraverso queste storie strappalacrime potrebbero nascondersi minacce per la nostra incolumità sul web.
AUTORE: ADELIO GENTILE