Moglie stufa del marito lo abbandona in autogrill.

Protagonisti di questa storia due pensionati di Borgomanero, moglie e marito: lei, S.T., meno di 60 anni; lui, A.B. che i sessant’anni li ha superati. Veniamo al fatto. Una giornata di rientro dalle vacanze, sulla A26 il traffico è intenso, ed è l’ora di pranzo.
I coniugi, accompagnati da figlia, genero, nipoti provenienti dalla riviera dove hanno trascorso le vacanze, si fermano all’autogrill e si recano al ristorante dove consumano il pasto. Probabilmente la situazione è tesa. Al punto che la moglie, quando è stato il momento di uscire e riprendere il viaggio, ha manifestato le sue intenzioni in modo chiaro. Secondo testimonianze raccolte, S.T. rivolta ad alcuni addetti dell’autogrill dicendo: «Vi lascio qui mio marito, tenetelo voi, occupatevi di lui».
Poi la donna, seguita dai familiari, ha abbandonato il locale, tutti sono saliti in macchina e via verso la meta casalinga. Non era uno scherzo, perché nessuno è poi ritornato indietro a riprendere l’uomo che dimostrava la propria incapacità a badare a se stesso. A quel punto i responsabili dell’Autogrill hanno fatto intervenire la polizia stradale che ha mobilitato il 118. Iniziando contemporaneamente le indagini del caso per individuare i familiari di A.B. Per fare chiarezza sull’episodio, stabilire le eventuali responsabilità.
La moglie, che potrebbe essersi resa responsabile di abbandono di persona incapace, reato perseguito dal codice penale, è stata individuata. Ha giustificato il gesto esponendo una serie di situazioni insostenibili, che hanno causato anni di discussioni e di incomprensioni familiari. Neppure una vacanza al mare è riuscita, evidentemente, a superare gli scogli del convivere. Anzi!
C’è da dire, come è stato accertato, che l’uomo è un alcolista cronico, condizione che spesso trasforma la convivenza familiare in un autentico incubo. Con questo, la conclusione è stata che la moglie ha ripreso con sé il marito uscito dall’ospedale. Mentre la polizia stradale ha segnalato il caso alla Procura della Repubblica che dovrà decidere se la donna, con quel gesto, ha compiuto o meno il reato di abbandono di persona incapace.